venerdì 18 novembre 2011

Il traduttore come "traditore" : libertà o fedeltà in traduzione

Quando il traduttore si mette a lavoro, il suo primo compito è quello di comprendere e interpretare il prototesto.
E l’opera passa da una lingua all’altra come messaggio omogeneo grazie allo stile. È proprio lo stile a rappresentare l’unità dei vari messaggi testuali.
Il metatesto contiene determinati cambiamenti rispetto al testo originale proprio perché l’interpretazione dipende anche e soprattutto da chi la compie e da altri.
Il raffronto di fatti e collegamenti esterni dell’opera o della sua tematica, può essere d’aiuto al traduttore. Più il traduttore sa del tema, più è in grado di cogliere a pieno l’invariante del prototesto.
Ma le operazioni traduttive non riguardano soltanto la tematica e la lingua; sono operazioni di carattere anche stilistico.
Sappiamo che la specificità della traduzione come testo sta proprio nell’unità tra tema e lingua.
E lo stile appare per questo l’aspetto più importante in traduzione perché il concetto di corrispondenza traduttiva va definito innanzitutto a livello di stile dell’opera. Da ciò consegue che il campo principale dell’attività del traduttore è legato alla ricerca e alla scelta di traducenti stilistici del prototesto per il metatesto che si vuole creare.
Per “corrispondenza stilistica” si intende corrispondenza nella cultura ricevente. E il nucleo che dal prototesto passa al testo tradotto è l’invariante testuale. Leggi articolo intero

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