La produzione dei testi religiosi, in particolar modo, richiedeva una precisione assoluta da parte dei traduttori, una precisione parola per parola per il timore di perdere o di alterare il senso della parola divina.
Figura emblematica in questo ambito fu San Girolamo (347-419), autore della migliore traduzione della Bibbia.
Nel suo trattato De optimo genere interpretandi, egli chiarisce alcuni punti riguardo la traduzione dei testi sacri: “nel tradurre la Parola di Dio bisogna rispettare ogni singolo passaggio perché anche l’ordine delle parole è un mistero. Bisogna garantire la massima fedeltà, limitando il rischio di falsare la parola divina con un’interpretazione personale”. Tutto ciò ha determinato la nascita della traduzione parola per parola. Questa traduzione consisteva nella trasmissione letterale di tutti gli elementi linguistici che caratterizzano l’originale.
Ma tale concezione di processo traduttivo portava inevitabilmente a una distorsione del contenuto del prototesto. Leggi articolo intero
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