Il  caso della Bibbia è un caso a sé nella storia della traduzione perché  non espone  problemi traduttivi, ma, nel suo primo libro la Genesi, narra i precedenti storici di questa pratica letteraria, in altre parole, la sua origine. 
Più  precisamente ci riferiamo qui all’episodio della Torre di Babele in cui  l’uomo intende sfidare Dio per raggiungere la sua Onnipotenza e vuole  costruire una torre alta fino al cielo per raggiungerlo. 
Dio  finì, così, per punirli facendoli parlare in diverse lingue per rendere  loro impossibile comunicare e per far si che si rendessero conto della  loro limitatezza rispetto alla sua grandezza divina. 
Così,  successivamente, i vari teorici non solo utilizzarono l’espressione  “Torre di Babele” per riferirsi alla traduzione, ma i traduttori stessi  divengono, in tal senso, mediatori tra l’impotenza umana e l’Onnipotenza  divina. Leggi articolo intero 
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